Bright star è un biopic (per chi non fosse così moderno da intendere il termine, biopic sta per biographic picture) e tratta della storia d'amore tra John Keats e Fanny Browne durata dal 1818 al 1821, anno della morte del poeta. 
Jane Campion ritorna, dopo In the cut, ad un genere da lei tanto amato, quello del film in costume in cui la regista si muove così bene creando, grazie alla sua maestria, seducenti atmosfere. L'autrice neozelandese affronta nuvamentela biografia di un poeta (nel 1990, con Un angelo alla mia tavola, aveva trattato la travagliata vita delle poetessa Janet Frame) e di quell'intreccio tra poesia e follia che spesso caratterizza la vita degli artisti. In Bright star sono riproposte quelle atmosfere, quella fotografia, quel connubio tra sentimenti e natura, tra delirio amoroso ed ordine cosmico che avevano già caratterizzato il film del 1990.
Ancora una volta è messo in scena iltema della poesia e della follia, anche se in Bright star la follia artistica e quella amorosa si mescolano, si fondono e creano un loro equilibrio, trovano una loro misura lontano dalla società, dalla famiglia e dagli amici che restano spettatori di qualcosa di incomprensibile.
Il tema del delirio amoroso, già toccato in Holy smoke, qui subisce un freno, è messo sotto il gioco delle regole di una società ottocentesca cui, però, si mostra recalcitrante.
L'amore e la passione per la musa ispiratrice rappresentano il tema di fondo del film, omnia vincit amor,direbbe Virgilio, eppure qui l'amore non vince prorpio su nulla: la madre di Fanny Browne acconsente al fidanzamento della figlia con Keats solo quando si rende conto che quel tipo macilento è destinato alla morte; Brown, amico e mecenate di Keats, si disinteressa a quest'ultimo perchè preso dalla relazione con una ragazza della servitù; lo stesso Keats, malato di tubercolosi, muore in Italia lontano dalla sua amata.
Bello il film, profondi i sentimenti, eppure c'è qualcosa che manca; nelle rosee e palcide carni della protagonista, interpretata da Abbie Cornish, lo spettatore non riesce ad avvertire lo struggimento amoroso e non riesce ad immedesimarsi.
Troppo di maniera e forse troppo ripetivo nei contenuti con personaggi poco sfaccettati, a vederlo non sembrerebbel'opera di un'autrice collaudata e barava come la Campion, ma sembrerebbe un film tirato via quasi come se i produttori bussassero continuamente alla porta.
Il film merita in ogni caso di essere visto, se non altro per la fotografia.
Consiglio:
Si consiglia questo film a coppie in fase di conoscenza. E' un film che si addice un pò a tutti i palati, anche a quelli a digiuno di cinema d'autore; ben si adatta ad una serata romantica, da proiettare magari dopo una buona cenetta preparata in casa e magari dopo un buon caffè ... meglio se bello forte!!!

B.



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